Quando si parla di fossa biologica si intende una fognatura statica che viene utilizzata solitamente nelle aree non coperte dalla rete fognaria.
Una fossa biologica è quindi un sistema di trattamento delle acque reflue domestiche che vengono convogliate all’interno di una vasca interrata in cui avviene il processo di depurazione.
La fossa biologica è costituita da una vasca di raccolta che viene interrata nel terreno e collegata alle tubazioni che convogliano le acque reflue provenienti dagli scarichi domestici.
La scelta del materiale giusto è fondamentale per garantire un sistema di trattamento delle acque reflue efficiente e durevole.
Tra le opzioni più comuni si trovano la plastica, il PVC, il cemento e la vetroresina, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi.
Fosse biologiche in plastica e PVC
Le fosse biologiche in plastica, in virtù del loro peso ridotto, sono molto semplici sia da trasportare sia da installare.
Si tratta inoltre di prodotti molto affidabili, pratici in termini di manutenzione e allo stesso tempo economici.
Tra le fosse settiche in plastica quelle ritenute migliori sono le fosse biologiche in PVC. Il PVC è un materiale plastico molto versatile e dotato di caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto per la produzione di fosse settiche.
Fosse biologiche in vetroresina
La vetroresina (o VTR) è un materiale plastico rinforzato con fibre di vetro. L’unione di questi due elementi rendono la vetroresina un prodotto molto solido e resistente ma allo stesso tempo molto leggero. Inoltre, la resistenza di questo materiale rende le fosse biologiche capaci di sopportare la pressione del terreno senza riportare lesioni di alcun tipo.
Fosse biologiche in cemento
Le fosse biologiche in cemento sono le più costose della categoria. Il costo elevato è spiegato dalle ottime caratteristiche di questi prodotti: il calcestruzzo ha una resistenza talmente elevata da garantire una durata decennale delle fosse biologiche in questo materiale.
Le fosse settiche in cemento, a differenza di quelle in plastica o in vetroresina, possono essere dimensionate ad hoc. Ciò consente di abbattere di molto i costi di installazione.
Quando serve fossa biologica e come mantenere la propria fossa biologica nel tempo: consigli utili
Le fosse biologiche si rendono necessarie in mancanza di una rete fognaria a cui collegarsi, ad esempio per condomini o case isolate e lontane dalla rete fognaria.
La manutenzione periodica della fossa biologica, come già scritto nel precedente articolo, porta numerosi benefici che riguardano sia la salute dell’ambiente circostante che la salute pubblica. Vediamone alcuni.
Riduzione del rischio di malattie: la decomposizione dei rifiuti solidi nella fossa settica può causare la crescita di batteri e altri microrganismi che possono causare malattie.
L’assistenza programmata impedisce la formazione di blocchi e garantisce il corretto funzionamento del sistema, prevenendo così la diffusione di malattie e migliorando la salute pubblica.
Riduzione dei costi di riparazione e sostituzione: un altro beneficio della manutenzione regolare della fossa biologica è la riduzione dei costi di riparazione e sostituzione.
La mancata assistenza può causare problemi gravi come l’intasamento delle tubazioni e la contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, che possono richiedere costose riparazioni o sostituzioni del sistema.
Miglioramento della salute dell’ambiente circostante: quando i rifiuti solidi non vengono smaltiti correttamente, possono fuoriuscire dalla fossa e infiltrarsi nel terreno circostante, contaminando le falde acquifere sotterranee e causando problemi di salute pubblica.
L’assistenza periodica impedisce la contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, migliorando così la qualità dell’ambiente circostante.
Inoltre, l’assistenza periodica aiuta a prolungare la vita della fossa biologica e a garantirne il corretto funzionamento.
Come deve essere una fossa biologica a norma? La legislazione italiana sulle fosse biologiche
Per poter installare una fossa biologica in casa bisogna seguire un preciso iter burocratico il quale deve tenere in considerazione i regolamenti comunali e le norme igienico sanitarie previste.
Non può essere posizionata in giardino o in garage senza alcun tipo di analisi o senza prendere in considerazione quelle che sono le pratiche burocratiche legate all’installazione. In caso contrario si potrebbe essere perseguiti dalla legge, perché considerati abusivi.
Bisogna innanzitutto inoltrare una richiesta di autorizzazione allo scarico, dopo di che inizieranno le valutazioni tecniche relative alla natura del terreno in cui verrà installato l’intero impianto e successivamente verrà dato il parere favorevole o negativo a procedere.
La normativa che regola il funzionamento delle fosse biologiche è la Legge n.319 del 1976, alla quale si affiancano le varie disposizioni a livello regionale, provinciale e comunale.
Prima di procedere all’installazione della fossa, è necessario recarsi presso l’ufficio comunale della propria città per chiedere l’autorizzazione o affidarsi ad una Azienda che si possa occupare di ciò.
Dopo il lascia passare del Comune, si possono iniziare i lavori per la posa della fossa e delle sue tubazioni.
Nel caso in cui si possedesse una fossa biologica non a norma, le sanzioni potrebbero rivelarsi salate.
Se volete installare una fossa biologica o saperne di più, non esitate a contattarci.