Oggi parleremo di fognature e nello specifico di pozzi neri e fosse biologiche, spiegheremo le differenze che intercorrono fra essi e di come funzionino i processi di spurgo.
Premettiamo intanto che fognature in cattive condizioni sono sinonimo di intasamento, cattivi odori dentro e fuori le abitazioni e una serie di altri inconvenienti poco simpatici, di conseguenza possiamo immaginare quanto sia importante tenere sotto controllo pozzi neri e fosse biologiche, eseguendo annualmente pulizie professionali per verificare il corretto deflusso di liquidi e l’assenza di sedimenti melmosi o solidi.
Alcuni consigli utili per il mantenimento degli scarichi
Di fondamentale importanza per garantirci fogne in buone condizioni è il rispetto di alcune norme di comportamento come:
- Evitare lo smaltimento di rifiuti solidi come pannolini, assorbenti, carta non biodegradabile e tovaglioli, attraverso gli scarichi e anche tentare di risolvere eventuali otturazioni con disgorganti o acidi perché potrebbero rovinare le sigillature delle tubazioni.
- Evitare di buttare materiali tossici, come oli e sostanze grasse, vernici e diluenti, ma anche detersivi liquidi in eccesso, poiché col passare del tempo potrebbero solidificarsi creando un tappo.
- Non disfarsi dei residui di cibo tramite i tubi della cucina, poiché anch’essi al 99% intaseranno le tubature.
Ma che differenza c’è fra le fosse biologiche e i pozzi neri?
La fossa biologica è un tipo di fognatura statica, impiegata in condomini e case isolate non raggiungibili dalla classica rete fognaria, composta da una vasca interrata, che raccoglie e tratta le acque nere di origine domestica (quindi liquami e sostanze di scarto); i batteri in essa contenuti decompongono i rifiuti in: materiali solidi, che rimangono depositati, in schiume, che salgono in superficie e in liquidi, che defluiscono e si disperdono nel terreno.
Le fosse biologiche possono essere di due tipi:
- tradizionali, composte da due parti divise da un setto verticale; nella prima si sedimentano sul fondo i liquami pesanti e nella seconda passano i liquidi, subendo poi un’ulteriore decantazione prima di effluire all’esterno.
- imhoff, esse presentano una vasca superiore in cui sedimentano i liquami pesanti comunicante con una vasca inferiore in cui essi si decompongono e defluiscono.
A differenza della tradizionale, questa fossa fa sì che i derivati finali presentino un basso valore settico, permettendo un trattamento finale naturale.
Il pozzo nero è invece un contenitore sotterraneo che riceve i rifiuti domestici senza mai smaltirli e per questo richiede svuotamenti periodici.
La differenza fondamentale fra le due tipologie di fognature rimane quindi il fatto che la prima presenti una condotta di afflusso e una di efflusso, mentre la seconda sia dotata solo della condotta di afflusso.
Ma nel momento in cui fossa e pozzo si riempiono come procediamo per effettuarne lo spurgo?
Le due operazioni principali sono:
- Lo svuotamento che si esegue inserendo un tubo nella fossa o nel pozzo, in grado di aspirare i residui solidi con una pompa collegata alle nostre autocisterne e, nello specifico, azionando il depressore e aprendo una valvola di carico.
- La stasatura che permette il lavaggio dei tubi grazie all’inserimento nel tubo del Canal-jet, una sonda con la testa forata che spruzza acqua in pressione in grado di scrostare le pareti del tubo stesso.
Diverse sono inoltre le operazioni correlate, come le videospezioni per controllare prima cosa ostruisca il tubo e dopo che la pulizia sia andata a buon fine.
In base alle dimensioni del pozzo o della fossa e alla quantità di lavoro svolto il prezzo di uno spurgo si aggira fra i 70 € e i 180 €.
Nel caso in cui vi trovaste in una situazione del genere non esitate a contattarci, il nostro team sarà a vostra completa disposizione.
Non dimenticate inoltre di svolgere la pulizia delle fognature almeno 1 volta all’anno.
Anche in questo caso come in molti altri… Prevenire è meglio che curare!