
Come spesso spieghiamo nei nostri articoli, le fognature, private o condominiali che siano, necessitano di manutenzione. Questo al fine di mantenerle in corretto stato e prevenire problemi e rotture.
Le spese di spurgo possono però essere sia di natura ordinaria, ovvero relativi a manutenzione annuale, spurghi, pulizie in genere, o di tipo straordinario, soprattutto in caso di rotture improvvise.
Affitto: chi paga le spese di spurgo?
In un rapporto di locazione, ovvero di affitto, le spese ordinarie sono solitamente a carico per l’intera somma all’affittuario.
Tali lavori riguardano infatti la quotidianità abitativa di un edificio e sono equiparabili a servizi energetici, alla tariffa dei rifiuti solidi urbani ecc..
Sarà solo quindi a carico di chi abita l’appartamento ed effettivamente usufruisce dei suoi servizi – anche di scarico – il costo relativo a tale lavorazione.
Nel caso invece di spese dovute a problematiche e difetti dell’impianto e della rete fognaria e che, essendo problemi strutturali, esulano dall’utilizzo quotidiano, sarà il proprietario dell’immobile a doversi fare carico dei costi.
Come vengono suddivise le spese di spurgo in condominio?
Come in un singolo immobile, ancora di più in un condominio, bisognerà occuparsi con regolarità dello spurgo delle fosse biologiche e la pulizia di rete fognaria o pozzi neri.
In un condominio, la suddivisione delle spese seguirà le tabelle millesimali dedicate a tali spese. Alcune volte tali tabelle sono le stesse utilizzate per altre spese di gestione ordinaria, in altri casi – se la struttura dell’impianto di scarico lo giustifica – sono appositamente elaborate, tenendo conto di diverse suddivisioni o esclusioni.
Solitamente, nel caso di manutenzione ordinaria, durante l’assemblea condominiale verrà presentato il preventivo che andrà poi suddiviso tra tutte le unità immobiliari.
Nel caso invece di uno o più interventi di natura straordinaria, saranno – come detto – solo le proprietà a doversene fare carico, seguendo di nuovo le tabelle millesimali dedicate.
I proprietari di immobili che avranno quindi più millesimi, pagheranno proporzionalmente di più rispetto a chi avrà un computo minore.
Inoltre, nel caso di rotture relative solo ad alcune porzioni dell’impianto e che non ne pregiudichino il funzionamento generale, saranno solo le unità immobiliari interessate a farsene carico.
Se poi la responsabilità qualche danno o rottura – classico il caso dell’intasamento causato da uno scorretto uso dello scarico del wc – fosse in modo evidente e verificabile a carico di una sola unità immobiliare, l’amministratore provvederà ad addebitare l’intero intervento ad essa come spesa personale.
Il nostro consiglio è quello di seguire le corrette regole di utilizzo e manutenere costantemente gli impianti in essere, senza aspettare di arrivare a interventi straordinari, spesso molto invasivi e che implicano rotture, e che quindi diventano molto onerosi da sostenere, sia nel caso di singolo immobile che nel caso di condominio.