Forse vi è capitato di imbattervi nell’espressione “movimento terra” in ambito edile o magari nel settore urbanistico o in quello della gestione e della tutela del territorio. Anche se la sostanza di quel che si intende è chiaramente comprensibile anche ai non addetti ai lavori, è meno immediato il significato che tale espressione prende quando viene usata nei settori in cui appunto è di uso comune.
Quali ragioni rendono necessario il movimento terra
Le cause del movimento terra questo possono essere svariate. Le più comuni sono legate alla necessità di costruire edifici o strade: per gettare le fondamenta o per livellare porzioni di suolo. Ma il motivo può anche riguardare il livellamento o il consolidamento di terreni agricoli, la ricostruzione e il rinforzo di argini o interventi di ripristino di frane o smottamenti. Può poi diventare necessario usare mezzi movimento terra per la realizzazione di opere di urbanizzazione o per la posa infrastrutture necessarie alle telecomunicazioni, come la fibra ottica.
I principali lavori di movimento terra sono in sostanza quelli di scavo, sbancamento e livellamento. Gli scavi si suddividono a loro volta tra scavi a cielo aperto o scavi in galleria. Un importante criterio di classificazione è rappresentato dal rapporto tra profondità e larghezza dello scavo.
Si utilizzano i termini “sbancamento” e “splateamento” per interventi nei quali la misura totale della larghezza è superiore a quella della profondità. Se questo parametro non viene rispettato invece, passiamo alla categoria degli “scavi a sezione obbligata”. Se invece quello che si effettua è uno scavo continuo con una sezione ristretta, parliamo per l’appunto di “scavi a sezione ristretta o in trincea”.
Quali sono le macchine movimento terra
A meno che questo lavoro venga fatto manualmente – casisitica ristretta soltanto a opere veramente limitate nella dimensione – sono svariate le macchine movimento terra che vengono utilizzate, ognuna adatta a particolari tipologie di esigenza. Ecco le principali:
- Escavatori cingolati o gommati. Classificati anche a seconda della dimensione (i più piccoli vengono chiamati “Miniescavatori”), possono montare benne di vari tipi oppure “cucchiaie”, oltreché tutta una serie di varie attrezzature più specifiche come i martelli idraulici o i compattatori.
- Pale cingolate o gommate – Minipale. Utilizzate per spostare la terra da un punto all’altro. Anche in questo caso ci si riferisce alle più piccole col termine “minipale”.
- Terne. Mezzi molto versatili perché combinano escavatore e pala, montandoli uno sulla parte posteriore e uno sulla parte anteriore.
- Bulldozer / apripista. Spesso chiamate dal grande pubblico erroneamente “ruspe”, queste macchine movimento terra sono escavatrici superficiali, nate appunto per “aprirsi una via” rimuovendo gli ostacoli che lo impediscono (terra, macerie, vegetazione).
- Ruspa. Questo, che forse è il più celebre tra i mezzi movimento terra, tanto che il suo nome viene in modo superficiale attribuito a molti altri macchinari, in realtà nasce come una sorta di aratro trascinato dal bestiame e, anche nelle sue forme meccaniche, ha quindi più che altro una funzione di “raschiamento” del suolo.
- Grader. Un grader, o motolivellatrice, ha lo scopo di scavare, spostare, modellare. È usata per esempio per distribuire materiali di riempimento o per spalare la neve.
- Dumper rigidi e articolati o gommati. I dumper sono mezzi movimento terra utilizzati per trasportare in cantiere – quindi su brevi distanze – materiali sfusi quali pietrisco, sabbia, ghiaia, tramite i loro cassoni ribaltabili.
Le operazioni di movimento terra creano ovviamente accumuli di terreno, pietrisco, materiali rocciosi o sabbiosi che non possono rimanere in loco, a meno che ovviamente gli scavi non abbiano bisogno di essere coperti almeno in parte con il materiale estratto. Ma dove finisce ciò che non viene riutilizzato?
Dove finisce la terra che si accumula a causa di queste operazioni
Esistono normative specifiche che regolano la possibilità e le modalità di riutilizzo della terra e dei detriti rocciosi che derivano dalle operazioni di movimento terra.
Non sempre queste tipologie di materiali possono essere riutilizzati, infatti. Se si tratta di materiali di risulta inquinati o contaminati da qualcosa, vanno smaltiti seguendo tutte le procedure di sicurezza necessarie. Allo stesso modo anche se, pur potendo, si decide di non procedere al riutilizzo perché per esempio non si trovano modalità di impiego, vanno comunque seguite le normative sui rifiuti.
Se invece si procede con il riuso, gli impieghi possono essere svariati: rinterri, riempimenti, rilevati, rimodellazioni. Con “rinterro” si intende la necessità di alzare il livello del terreno, ad esempio di un giardino di cui si sceglie di diminuire la pendenza. Si usa invece maggiormente la parola “riempimento” per riferirsi all’esigenza di colmare i vuoti causati da scavi. Un “rilevato” invece è un cumulo di terra che viene creato con ragioni specifiche: ad esempio se se si vuole costruire una strada sopraelevata. Una “rimodellazione”, infine, agisce sul territorio a livello morfologico.
Quali servizi di movimento terra può fornire Campagna srl?
Ma cosa può fare Campagna srl in ambito di movimento terra? La vasta gamma di mezzi movimento terra e di attrezzature disponibili all’interno del parco macchine e la loro alta qualità, ci consente di effettuare i più svariati generi di scavo, dalle più piccole alle più grandi cubature. Sia in ambito urbano che extraurbano.
Riusciamo a recuperare la terra degli scavi e utilizzarla per la realizzazione di terrapieni e di eventuali altre necessità.
In particolare, tra i nostri servizi possiamo annoverare:
- scavi in trincea per la posa di tubazioni e/o sottoservizi in genere
- scavi con sbancamento e splateamento per nuove costruzioni
- scavi con livellamenti e regolazioni del terreno naturale
- scavi per fognature, linee elettriche e telefoniche
- scavi per condotte acqua e gas
- scavi per costruzioni edili
- scavi a sezione obbligata
- scavi per fondamenta
Se vuoi approfondire tutto quello che Campagna srl può fare per te chiamaci o inviaci una e-mail.
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