La legislazione italiana sulle fosse biologiche: cosa si deve sapere
Abbiamo più volte parlato nel nostro blog di fosse biologiche, di cosa esse siano e dei loro vantaggi principali.
In generale, una fossa biologica serve per eliminare le acque reflue ma la sua installazione non è così semplice come sembra.
E’ infatti necessario essere a conoscenza della legislazione in vigore, dell’iter burocratico che è necessario seguire per costruire una fossa biologica.
Vediamo in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sulla legislazione italiana in materia di fosse biologiche.
Cosa dice la legislazione italiana sulle fosse biologiche?
Al di là delle competenze pratiche e operative che sono necessarie per svolgere questa attività, infatti, è necessario essere anche a conoscenza delle norme igienico sanitarie e dei regolamenti comunali che la disciplinano.
Non installare correttamente una fossa biologica potrebbe, infatti, arrecare gravi danni all’ambiente circostante e alla salute pubblica.
Per poter creare una fossa biologica è necessario inviare una richiesta di autorizzazione allo scarico presso l’ufficio comunale della propria città che darà il via alle valutazioni tecniche sulla qualità del terreno in cui si intende creare l’impianto.
L’articolo 124 del Testo Unico ambientale chiarisce infatti che solamente dopo aver ottenuto l’autorizzazione del comune e aver rispettato i limiti normati si potrà ottenere il benestare per l’installazione della fossa biologica.
Sempre all’interno del Testo Unico si dichiara che questa autorizzazione deve contenere due documenti importanti: la relazione tecnica e geologica e il progetto di costruzione della fossa.
Altra legge che è fondamentale conoscere è la Legge n.319/76, la quale disciplina la costruzione della fossa stessa. La fossa biologica deve infatti essere costruita ad almeno 1.20m di profondità e deve essere distante dall’edificio di almeno 1-2 metri. Nel caso in cui la fossa si trovi nelle vicinanze di pozzi o serbatoi di acqua potabile questa distanza deve essere aumentata ad aumento 10 metri.
Inoltre, tutte le fosse biologiche devono essere realizzate su un terreno pianeggiante e su uno strato di sabbia di alcuni centimetri di spessore, come da normativa territoriale.
Se non si rispettano queste norme si può andare incontro a sanzioni come previsto dalla legge.
Anche la mancata cura e pulizia delle fosse biologiche, oltre a danni strutturali, cattivi odori e malfunzionamento, può portare a importanti sanzioni pecuniarie.
In conclusione, la realizzazione di una fossa biologica richiede non solo competenze pratiche e operative, ma anche una profonda comprensione della legislazione italiana in materia.
La costruzione e la gestione corretta di una fossa biologica richiedono un approccio attento e rispettoso delle normative vigenti anche in rispetto alla comunità.
Per ulteriori domande o informazioni, non esitate a contattarci. La nostra equipe è disponibile per fornire assistenza e chiarimenti in ogni fase del processo.